Grillo: SI al finanziamento pubblico e al Monti bis


di: Lilburne

Perché mai il M5s dovrebbe essere a favore del finanziamento pubblico?

Tanti, davvero tanti e a ragione continuano a chiedersi perché, per votare alle primarie del centrosinistra,sia necessario versare altri due euro. Ma non c’era già il finanziamento pubblico? La domanda è intelligente e merita una risposta ben argomentata. Non tutti i “due euro” sono uguali. Renzi chiede due euro per abolire il finanziamento pubblico ai partiti, per cui vi chiede gli ultimi due euro dati alla politica della vostra vita di elettori. Bersani vi chiede due euro ed è figlio del finanziamento pubblico, non propone di abbatterlo e quando clamorosamente gli griderete che deve farlo se ne infischierà dicendo a mezza bocca “antipolitica!”.

Insomma: c’è una bella differenza. Concedendo al M5s la sua battaglia principale, ovvero quella di abbattere il finanziamento pubblico mi chiedo perché tanti membri del movimento abbiamo evitato le urne al primo turno e le diserteranno al secondo se il parlamento funziona come funziona. Mi spiego meglio: per far passare una legge in Italia è necessario raccogliere i consensi della maggioranza. Bene. In un  ipotetico rinnovato arco parlamentare è meglio cercare il favore di Bersani o di Renzi su questo punto. Liberi di giudicare i movimentisti, ma libero io di suggerire la mia piccola interpretazione.

Si sa, però, mai e poi mai i grillini voteranno per l’ebetino di Firenze, figurarsi al ballottaggio, votare per uno che è vissuto di politica ed è stato assente spessissimo nel consiglio comunale della sua città. Bene, ancora. Facendo così il M5s consegna lo scettro a Bersani che, sondaggi alla mano, arriva a prendere non più del 35% dei consensi (più o meno). Si ipotizza che Grillo catalizzi così su di se buona parte dell’elettorato deluso da queste primarie per cui diamogli un buon 25% con beneficio d’inventario. Il centro si attesta sul 15%, il centro destra si divide tra membri delle primarie e lista di Berlusconi, un 20% da spartirsi. Siamo al 95%, il resto lo concediamo alle altre forze in parlamento.

Perché mai il M5s dovrebbe essere a favore del Monti bis?

Secondo la prospettiva che abbiamo appena descritto, più o meno realisticamente,  la situazione non permetterebbe di individuare, salvo in caso di mantenimento del porcellum, nessuno che sia capace di arrivare al 42,5% necessario per ottenere il premio di maggioranza. Nessuno, sia chiaro, in parlamento. Ci siamo capiti. Evitando di votare l’ebetino di Firenze che da solo prenderebbe più del 42,5% dei voti (da solo! L’uomo dell’abolizione del finanziamento pubblico, ricordate?) i membri del M5s stanno consegnando il Paese nella mani di un nuovo governo tecnico che gestisca alleanze modello Frankenstein.

Mi stai dicendo che quelli del M5s farebbero meglio a votare Renzi al ballottaggio delle primarie di centro sinistra?!?!?

Si, sto dicendo esattamente questo. E di corsa anche, perché ci si può registrare solo domani e dopodomani nella sede provinciale del comitato per le primarie. Informarsi velocemente, il tempo stringe e nessuno ti dirà mai che se non sei iscritto al PD puoi votare lo stesso.

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